I test allergologici
I test allergologici principali, detti anche test cutanei, comprendono i prick test, i prick by prick, i test epicutanei o patch test e gli atopy patch test.
Prick test
Si eseguono allo scopo di verificare se un soggetto con sospetta allergia possegga degli anticorpi che rispondono in modo “pronto” all’esposizione ad allergeni, che vengono cimentati con la cute.
Gli estratti diagnostici (serie di boccette in apposite valigette) vengono apposti sulla cute della superficie volare dell’avambraccio o del dorso. Successivamente si punge la cute, attraverso la goccia di soluzione allergenica e con apposita lancetta. Il test risulta positivo se, dopo circa 5-30 minuti, compare un pomfo.
Gli estratti allergenici comprendono inalanti (acari, pollini, muffe, forfore ed epiteli, ecc.) e alimenti.
I prick test sono indicati nei soggetti con rinite allergica, asma allergico, dermatite atopica, allergia alimentare.
Prick by prick test
Si eseguono come i prick test utilizzando però frutta e verdura fresca. La pastorizzazione degli allergeni contenuti negli estratti del commercio può talora inattivare gli allergeni e dare luogo a falsi negativi dei prick test per frutta e verdura quando si utilizzino gli estratti commerciali. I prick by prick trovano pertanto indicazioni nella diagnosi di allergia alimentare da frutta e verdura.
Patch test o test epicutanei
Si eseguono per saggiare la sensibilità cellulo-mediata, definita “ritardata” per distinguerla da quella “pronta” evidenziata dai prick test, nei confronti di allergeni per contatto, che causano cioè dermatite per contatto diretto con la cute. Questi allergeni comprendono metalli, gomma, resine, coloranti per tessuti, conservanti di cosmetici, farmaci, ecc.
Il test consiste nell’applicazione del materiale antigenico, opportunamente veicolato, sulla cute del dorso, per mezzo di un adeguato apparato di supporto capace di garantire una perfetta adesione (cellette di plastica o metallo supportate da un cerotto).
L’apparato testante viene rimosso dopo 72 ore; la positività del test si basa sulla comparsa di una reazione cutanea di tipo eczematoso in corrispondenza dell’area testata.
Per la testificazione vengono utilizzate le più comuni sostanze allergizzanti (serie standard) ovvero sostanze selezionate sulla base di particolari esposizioni o in funzione del quadro clinico (ad es. serie odontoiatrica per problemi al cavo orale, serie tessuti se si sospetta un’allergia ai tessuti, serie cosmetici e profumi se si sospetta un’allergia a questi prodotti, serie ceramisti nei lavoratori delle ceramiche, ecc.).
Atopy Patch Test
Si eseguono per saggiare la sensibilità “ritardata” nei confronti di allergeni alimentari e inalatori. Sono indicati nei soggetti con dermatite atopica. Le modalità d’esecuzione sono analoghe a quella dei patch test.