Videomicroscopia per la mappatura dei nevi
Il melanoma è un tumore molto pericoloso, ma, se asportato precocemente, guarisce con una semplice escissione chirurgica. Per questo, la diagnosi precoce è di vitale importanza.
La videomicroscopia, detta impropriamente mappatura dei nevi, è un esame che serve per fare diagnosi di melanoma in una fase molto precoce della sua crescita. I sistemi a luce polarizzata o in epiluminescenza abbinati ai videomicroscopi consentono di osservare al di sotto della superficie cutanea e di riconoscere dettagli essenziali per la diagnosi.
Il videomicroscopio digitale consente di acquisire sia immagini cliniche che immagini dermatoscopiche ad alto ingrandimento.
Esso utilizza una telecamera collegata al computer, con cui è possibile riportare sul monitor le foto globali e le immagini ingrandite dei nevi.
Un particolare software di gestione dati, permette di creare per ogni paziente una cartella personalizzata in cui si raccolgono i dati del paziente ed una immagine macroscopica (quindi una “mappa”) delle parti anatomiche sede di nevi. Esso consente inoltre di correlare l’immagine clinica son quella dermoscopica dei singoli nevi. Di ogni neo degno di attenzione viene memorizzata l’immagine dermatoscopica che sarà così facilmente confrontabile con altre immagini della stessa lesione, raccolte in controlli successivi, in modo da poter apprezzare ogni minimo cambiamento.
Fattori di rischio per melanoma
L’incidenza del melanoma è in aumento in tutto il mondo. Ogni anno in Italia si scoprono 12 nuovi casi di melanoma su 100.000 persone. I melanomi colpiscono particolarmente soggetti tra i 40 i 60 anni.
Oltre alla predisposizione genetica, comprendente al familiarità per melanoma, i fattori di rischio fino ad ora identificati sono:
- la fotoesposizione, in particolare l’esposizione solare intensa e intermittente, su aree cutanee abitualmente non fotoesposte;
- la presenza di nevi congeniti, particolarmente di grandi dimensioni;
- la presenza di numerosi nevi (superiori a 30);
- la presenza di nevi “atipici” (irregolari).
I melanomi colpiscono qualunque area cutanea. Le lesioni del melanoma sono rappresentate da macchie più o meno rilevate, spesso di colorito marrone, con caratteristiche ben riconoscibili da un dermatologo.
Dove insorgono i melanomi e quali sono i segnali d’allarme?
Nel 60-70% dei casi insorgono sulla pelle sana, senza lesioni preesistenti: in questi casi, ciò che deve allarmare il paziente è la comparsa di una lesione nuova, in genere di colore marrone-scuro, che si ingrandisce progressivamente e rapidamente.
Nel restante 30-40% dei casi i melanomi insorgono invece su lesioni neviche preesistenti.
L’asportazione delle lesioni “con un brutto aspetto” previene la comparsa di melanomi. L’asportazione di un neo o di una lesione brutta non è mai pericolosa, se effettuata in maniera tecnicamente corretta, mentre la sua persistenza può portare alla comparsa del melanoma.
Se il melanoma è diagnosticato in una fase molto precoce ed è asportato opportunamente, la guarigione definitiva avviene nel 100% dei casi.