14 Marzo 2016 Dermatologia estetica 3 commenti - Commenta ora

Rimozione delle macchie della pelle mediante laser Q-switched

Lo SkinCenter dispone di un nuovissimo laser Q-switched per rimozione dei tatuaggi e la rimozione delle macchie della pelle.

Laser Q-switched per la rimozione delle macchie della pelle

Rimozione delle macchie della pelle

La rimozione di macchie della pelle viene spesso richiesta dai pazienti per ragioni essenzialmente estetiche. La terapia ideale deve quindi essere efficace e, allo stesso tempo, non deve causare esiti cicatriziali o discromie permanenti.

Tenendo presente quanto appena detto, l’impiego di sistemi laser o luci pulsate di ultima generazione costituisce la metodica elettiva per la rimozione di molte varietà di lesioni pigmentate. Grazie alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, vengono ora realizzati strumenti specifici per lunghezza d’onda e durata d’impulso, in grado di avere esclusivamente la melanina contenuta nella lesione pigmentata come bersaglio selettivo della loro azione distruttiva.

Le lesioni pigmentate possono essere classificate, in prima istanza, in epidermiche, dermiche e miste, in base alla localizzazione del pigmento nella cute.

Le lesioni epidermiche (lentiggini, efelidi, macchie caffè-latte, alcuni nevi e macchie solari), per la loro localizzazione superficiale, sono quelle che vengono rimosse più facilmente e senza esiti cicatriziali.

Sono ben trattabili utilizzando lunghezze d’onda relativamente corte come quella del laser Nd:YAG duplicato in frequenza (532 nm) o con la luce pulsata scegliendo il filtro più opportuno a seconda del fototipo cutaneo (sono disponibili ben 5 filtri con spettro variabile da 500-1200nm a 650-1200nm).

Le lesioni dermiche (nevo di Ota, nevo di Ito e macchia mongolica), trovandosi più in profondità, richiedono l’impiego di una lunghezza d’onda a 1064 nm che penetra maggiormente all’interno della cute.

Nel caso di lesioni miste dermo-epidermiche si consiglia di trattare inizialmente la componente epidermica in modo che, una volta attenuata, il laser possa arrivare più in profondità alla componente dermica.

Grazie alla flessibilità introdotta nelle luci pulsate e nella tecnologia laser Q-switched a due lunghezze d’onda (532nm e 1064nm) è stato possibile realizzare sistemi per colpire selettivamente la melanina localizzata alle varie profondità in modo efficace e non invasivo.

Come funziona il laser Q-switched sulle macchie della pelle

Il principale cromoforo delle iperpigmentazioni è rappresentato dalla melanina che viene accumulata nei melanosomi.

A seconda della localizzazione del pigmento all’interno della cute, sono impiegate lunghezze d’onda differenti che hanno una diversa capacità di penetrazione nella pelle.

I sistemi laser Q-switched rilasciano un’elevata energia in tempi brevissimi (dell’ordine dei nanosecondi). Si ottiene così la distruzione selettiva del melanosoma sia per effetto termico, sia per effetto fotomeccanico.

Alla disgregazione del melanosoma si accompagna sempre la lisi della cellula che lo contiente (melanocita o cheratinocita). Successivamente al trattamento, il pigmento profondo viene eliminato attraverso le cellule fagocitarie, mentre quello più superficiale per via transepidermica.

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COMMENTI

  1. Antonella ha detto:

    Buongiorno,
    ho letto che in certi casi il tentativo di rimozione delle macchie cutanee porta a un ritorno delle stesse in forma più decisa. Utilizzando questa metodica questo inconveniente si può presentare? Grazie

  2. Margherita ha detto:

    Centri dove si pratica questo trattamento in Sardegna, grazie

  3. Rita ha detto:

    E utile anche per l’angioma piano ?

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